L’FBI chiamata ad investigare sulla presenza di un velivolo sospetto nelle vicinanze dell’aeroporto John F. Kennedy di New York. Ad avere l’Incontro Ravvicinato, un aereo Alitalia in avvicinamento all’aeroporto JFK di New York.
Un velivolo non identificato è passato vicinissimo al vettore italiano e molti dicono che si tratti di un “drone”. Dopo la moda delle lanterne cinesi, adesso scatta la moda dei DRONI, e tutto questo solo per il fatto di non saper giustificare la presenza di UFO che volano nello spazio aereo. I Droni (o RPV – velivoli pilotati a distanza) non possono volare nei corridoi degli aerei di linea e se lo fanno, qualcuno si dovrebbe assumere grosse responsabilità in merito all’accaduto. L’annuncio dell’avvistamento è stato effettuato alla torre di controllo del traffico aereo di JFK, da parte del pilota dell’aereo della compagnia di bandiera italiana.
È lo scenario verificatosi lunedì 4 Marzo 2013 negli Usa e su cui ha indagato direttamente l’FBI, che però non è riuscita a limitare la fuga di notizie e la psicosi collettiva che ha interessato i ricercatori e appassionati di UFO. I fatti raccontano appunto del pilota Alitalia che chiama la torre di controllo per avvertire di un oggetto non identificato avvistato a circa 1.750 metri d’altezza, un’altitudine e uno spazio aereo in cui era vietata la presenza di qualsiasi altro velivolo oltre a quelli autorizzati per il trasporto passeggeri.
Così adesso l’FBI e la FAA – Federal Aviation Administration americana, stanno procedendo alle indagini di rito e hanno già rivolto un appello pubblico a chiunque “abbia informazioni su velivoli senza pilota” per essere contattati e avere spiegazioni. Per la FAA, l’unica cosa che conta è quella di proteggere la sicurezza dei passeggeri e, se violazione dello spazio aereo c’è stata, qualcuno deve delle spiegazioni. Questa la tesi passata da subito sui giornali e i notiziari statunitensi, molto critici con la possibilità che i famigerati aerei senza piloti utilizzati anche in operazioni di guerra possano aver attraversato lo spazio aereo destinato al traffico dei velivoli commerciali e turistici.
L’FBI ha riferito che l’aereo di Alitalia si trovava a circa 3 miglia dalla pista di atterraggio quando ha incrociato un drone che è passato a una distanza di circa 200 piedi, vale a dire 61 metri, a un’altezza di circa 1.750 piedi, 533 metri).
“L’FBI - si legge in una nota - sta indagando sull’incidente e cercherà di identificare e localizzare l’aeromobile e il suo operatore. Il velivolo sconosciuto è stato descritto di colore nero e non più grande di tre piedi, con quattro propulsori”.
“Abbiamo visto un drone”, ha detto il pilota di Alitalia in una comunicazione con la torre di controllo mentre si apprestava ad atterrare.
Un Drone a pilotaggio remoto a 4 propulsori |
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