COMO Novità dal Comitato Operativo della Protezione Civile. Le novità importanti emerse nel corso dell'ultimo aggiornamento, sulla base delle indicazioni e delle valutazioni fornite dal Comitato tecnico scientifico in seguito all'ultimo bollettino emesso dall'Istituto Isti del Cnr sono:
- l'aumento all'1,5% della probabilità che uno o più frammenti del satellite possano cadere in territorio italiano
- la reinclusione della seconda traiettoria nei possibili scenari.
Pertanto, tornano ad essere due le finestre temporali d'interesse per l'Italia: la prima tra le 21:25 e le 22:03 di oggi, 23 settembre, e la seconda tra le 3:34 e le 4:12 di sabato 24 settembre. Più in generale, la previsione di rientro del satellite è centrata intorno alle 23:30 di oggi (ora italiana), con una finestra d'incertezza che si apre alle 19:30 del 23 settembre e si chiude alle 5:00 del 24 settembre.
Sempre secondo le simulazioni dei computer, almeno 26 pezzi del satellite potrebbero cadere in un raggio di 800 chilometri e in questa zona rientra anche l'Italia. E soprattutto il Nord, Lombardia compresa.
Le variazioni nella luminosità, rilevano gli esperti, sarebbero infatti così rapide e importanti da essere visibili molto facilmente a occhio nudo. Secondo le previsioni della Nasa è però probabile che il satellite Uars non sarà totalmente distrutto nell'impatto: da qui i timori per i 26 frammenti potenzialmente pericolosi.
Il rischio che possano esserci danni per gli esseri umani è pari a 1 su 3.200. Grande quanto un autobus, il satellite era in orbita da 20 anni per raccogliere dati sulla fascia di ozono che protegge la Terra dai raggi ultravioletti.
La sua caduta è probabilmente la conseguenza dell'impatto con i detriti di un altro satellite, avvenuto pochi anni fa.
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