Proprio in quest'ottica risulta di estremo interesse un caso risalente all'agosto del 1956. Freddie Wimbledon, controllore di volo presso la base RAF (Royal Air Force) di Neatishead, nel Norfolk, stava svolgendo le sue mansioni presso la torre di controllo quando giunse la comunicazione, da parte della base USAF (United States Air Force) di Lakenheath, nel Suffolk, che i radar della base medesima riportavano la presenza di un UFO. Freddie Wimbledon si accorse che anche i radar di Neatishead segnalavano un oggetto non identificato nei cieli soprastanti. Un intercettore Venom venne fatto partire in scramble dalla base, per andare a vedere da vicino cosa fosse il velivolo sconosciuto. Come ebbe a dichiarare Wimbledon nel 2001, a 45 anni dall'evento, il pilota del Venom comunicò di aver preso contatto radar con l'oggetto, ma dopo poco lo perse, per scoprire che, in maniera inspiegabile, l'oggetto stesso si era spostato a velocità inimmaginabile dietro il Venom per poi continuare a seguirlo per lungo tratto. Nel frattempo, un secondo Venom venne fatto decollare dalla base, ma non riuscì ad avvicinarsi a meno di venti miglia dall'Ufo che, a un certo momento, prese quota velocemente scomparendo alla vista quasi all'istante.
Stando a quanto testimoniato da Wimbledon, a tutto il personale coinvolto nella vicenda venne fatto obbligo di mantenere l'assoluta segretezza su quanto accaduto.
In un caso di questo tipo, per quanto il Wimbledon sia persona degna di fiducia e abbia sempre tenuto un comportamento ineccepibile nel corso del suo servizio, si potrebbe anche essere indotti a chiedersi se il prestare credito a costui non rappresenti un semplice atto di fede. Potrebbe anche esserlo, non vi fosse una solidissima serie di elementi a supporto. Primo elemento è costituito dal riconoscimento ufficiale, nel 1969, da parte dell'USAF di suddetto incidente. Non solo, come si può leggere in alcuni documenti presenti nei file rilasciati dal governo inglese, anche un funzionario del Ministero della Difesa, tale Ralph Noyes, in una lettera indirizzata al Ministero della Difesa stesso, comunicava di avere visionato i filmati ripresi dalla videocamera montata sul Venom decollato per intercettare l'oggetto.
In merito a cosa fosse l'oggetto non è tuttavia possibile esprimersi con certezza. Essendo il 1956, tuttavia, si può escludere si trattasse di un qualche velivolo sperimentale statunitense, dato che la superiorità tecnologica mostrata era semplicemente impensabile per l'epoca.
Il De Havilland DH-112 Venom usato per intercettare " l'intruso " |
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