Un incontro ravvicinato tra otto caccia dell’aeronautica turca e alcuni oggetti volanti non identificati avvenuto nel maggio 1983 nei cieli della Turchia è stato rivelato da un generale in pensione che all’epoca era pilota.
A parlare dell’episodio, durante un acceso dibattito televisivo sul tema degli Ufo, è stato l’ex generale Erdogan Karakus. L’avvistamento, ha ricordato il militare, avvenne mentre insieme con altri sette compagni di squadra stava effettuando un’esercitazione sulla provincia occidentale di Balikesir ed era diretto nella località meridionale di Adana.
«Gli Ufo galleggiavano nell’aria grazie ad una tecnica a noi sconosciuta», ha detto Karakus, quando vennero visti da uno dei piloti. Gli oggetti volanti accompagnarono la squadriglia aerea per circa 15 minuti «ed io avvisai un pilota di non avvicinarsi in quanto quegli oggetti non assomigliavano ad aeroplani», ha detto l’ex generale.
«Intanto uno dei miei amici aveva spento le luci dell’aereo. A questo punto gli Ufo si sono avvicinati al terzo caccia (della fila). Poi si sono spostati in direzione del secondo quando anche il terzo spense le sue luci», ha aggiunto Karakus secondo il quale, quando egli stesso guardò in direzione di un Ufo che volava alla sua sinistra, riuscì a vedere soltanto un raggio di luce gialla. «Dopo di che scomparvero all’improvviso».
Anche le torri di controllo degli aeroporti di Istanbul, Ankara e Konya intercettarono gli Ufo sui propri radar, ha concluso l’ex generale. Sull’incidente i piloti turchi stilarono un rapporto che, secondo Karakus, «probabilmente venne inviato alla Nasa».
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