lunedì 22 agosto 2011

Interferenza elettrica causa "blackout" al radar aeroporto Ottawa?

La perdita del radar dell'aeroporto di Ottawa, sei volte negli ultimi 15 mesi, non ha compromesso la sicurezza, hanno affermato esperti in aviazione.
Il sistema, chiamato SSR (Secondary Surveillance Radar), serve d'aiuto alla navigazione principale ed è utilizzato dai controllori di volo per controllare i movimenti degli aeromobili in arrivo e in partenza. Il radar per la navigazione degli aerei a quote di crociera è gestito dal Nav Canada's Montreal Area Control Centre (ACC).
Alle ore 01:00 p.m. (ora locale) del 14 marzo 2011 la torre del SSR si è bloccata per 11 minuti. Due aerei in partenza sono dovuti restare a terra, compreso un piccolo aereo privato all'aeroporto di Gatineau, per un massimo di 10 minuti. Il radar è stato ripristinato alle ore 01:20.
E' successo di nuovo dieci giorni dopo, il 24 marzo 2011, alle ore 05:53 a.m. (ora locale), quando non c'era traffico per la torre di controllo di Ottawa. Il blackout è terminato tre minuti dopo.
Le cause restano indeterminate, anche se i funzionari sospettano un qualche tipo di interferenza elettrica.
Ma i misteri non riguardano solo i radar. Ultimamente molti aerei stanno avendo dei problemi in volo. Il più misterioso riguarda un velivolo della United Airlines che ha effettuato un atterraggio d'emergenza all'aeroporto internazionale Louis Armstrong di New Orleans, il giorno 4 aprile 2011.
Il volo United 497 aveva 109 passeggeri a bordo. Improvvisamente il comandante dichiara alla torre di controllo di "avere fumo in cabina e di voler ritornare indietro verso l'aeroporto". Dopo qualche minuto il panico. Improvvisamente, un "blackout elettrico" colpisce tutte le strumentazioni di bordo.
Il pilota fa un atterraggio di fortuna grazie al PAR (Precision Approach Radar), ossia l'aereo è riuscito ad evitare il peggio grazie al volo manuale e alle direttive date dalla torre di controllo.
Le cause del "blackout elettrico" di tutte le strumentazioni di bordo rimangono sconosciute. La FAA (Federal Aviation Administration) ha aperto una inchiesta in merito.


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