mercoledì 31 agosto 2011

Mistero su UFO avvistato in Cina da piloti nei cieli di Shanghai


xiaoshan_ufo21.jpgE' fitto il mistero su un oggetto volante non identificato che e' stato avvistato sabato sera nel cielo di Shanghai. Secondo quanto riferisce lo Shanghai Daily, diversi piloti hanno riferito alla Commissione per il traffico Aereo di aver notato un grande oggetto circolare di colore bianco.
Nessun volo tuttavia e' stato ritardato o ha subito cambiamenti. "Quando il nostro aereo e' uscito dalle nuvole - ha raccontato un pilota su un microblog - ho visto questo enorme oggetto che si trovava a circa 10.700 metri di altezza e che diventava sempre piu' grande man mano che passava il tempo".
"All'inizio - ha proseguito il pilota - pensavo fosse una mia illusione ottica ma poi anche il mio copilota ha detto di aver visto la stessa cosa; circa 10 piloti hanno poi detto di aver visto lo stesso oggetto". Nel frattempo anche a Pechino molte persone hanno riferito di aver visto un oggetto volante nel cielo nello stesso momento in cui veniva avvistato a Shanghai (guarda anche l'UFO "registrato" da Channel 4).
"La bianca e grossa bolla bianca che e' apparsa nel cielo per poi scomparire dopo poco - ha commentato Yu Jun, ex editore di una rivista scientifica e appassionato di astronomia - credo non sia stata solo un fenomeno astronomico ma qualcosa che e' successo intorno alla terra, causato forse dal lancio di satelliti o di razzi".
Ma Jing, un ingegnere dell'Osservatorio Astronomico nazionale, ha fatto sapere di aver fatto delle foto all'oggetto mentre saliva nel cielo espandendosi. Secondo Zhang Xiang, funzionario del Planetario di Pechino, la bolla potrebbe essere stata causata da sostanze emesse da dispositivi militari o da satelliti. Alcuni astronomi hanno aggiunto che l'oggetto potrebbe avere a che fare con un satellite andato perduto.
La China News Service ha riportato la notizia che un satellite russo, l'Express-AM4, e' scomparso dopo il decollo giovedi' scorso. Intanto su internet si diffondono le foto della bolla bianca dietro i grattacieli di Shanghai mentre la settimana scorsa l'avvistamento di un oggetto volante non identificato ha obbligato alla chiusura per oltre un'ora l'aeroporto di Chongqing.

http://mysterium.blogosfere.it/2011/08/mistero-su-ufo-in-cina-avvistato-da-piloti-nei-cieli-shanghai.html

martedì 23 agosto 2011

Ex generale turco in tv: "Nel 1983 vedemmo degli UFO"

Un incontro ravvicinato tra otto caccia dell'aeronautica turca e alcuni oggetti volanti non identificati avvenuto nel maggio 1983 nei cieli della Turchia è stato rivelato da un generale in pensione che all'epoca era pilota. A parlare dell'episodio, durante un acceso dibattito televisivo sul tema degli Ufo, è stato l'ex generale Erdogan Karakus. L'avvistamento, ha ricordato il militare, avvenne mentre insieme con altri sette compagni di squadra stava effettuando un'esercitazione sulla provincia occidentale di Balikesir ed era diretto nella località meridionale di Adana.
"Gli Ufo galleggiavano nell'aria grazie ad una tecnica a noi sconosciuta", ha detto Karakus, quando vennero visti da uno dei piloti. Gli oggetti volanti accompagnarono la squadriglia aerea per circa 15 minuti "ed io avvisai un pilota di non avvicinarsi in quanto quegli oggetti non assomigliavano ad aeroplani", ha detto l'ex generale.

"Intanto uno dei miei amici aveva spento le luci dell'aereo. A questo punto gli Ufo si sono avvicinati al terzo caccia (della fila). Poi si sono spostati in direzione del secondo quando anche il terzo spense le sue luci", ha aggiunto Karakus secondo il quale, quando egli stesso guardò in direzione di un Ufo che volava alla sua sinistra, riuscì a vedere soltanto un raggio di luce gialla. "Dopo di che scomparvero all'improvviso".

Anche le torri di controllo degli aeroporti di Istanbul, Ankara e Konya intercettarono gli Ufo sui propri radar, ha concluso l'ex generale. Sull'incidente i piloti turchi stilarono un rapporto che, secondo Karakus, "probabilmente venne inviato alla Nasa".

lunedì 22 agosto 2011

L'astronauta Musgrave vide un UFO

Secondo quanto riportato dai siti di OpEdNews e AgoraCosmopolitan un astronauta statunitense fu testimone dell'incontro con un UFO dalla forma di disco. I particolari di questa notizia sono stati divulgati da Clark C. McClelland, che è stato componente del MUFON (Mutual UFO Network) dal 1958 al 1992. L'evento sarebbe accaduto durante la missione STS-80 ed ha coinvolto lo Space Shuttle Columbia. Secondo dei rapporti interni della NASA - e confermati dal dottor Story Musgrave, membro dell'equipaggio (grado Specialista di Missione) a bordo della missione STS-80 - un UFO a forma di disco, molto più grande della navetta statunitense, apparve improvvisamente sotto il velivolo USA.
In quel momento, lo Space Shuttle Columbia stava mantendendo una altitudine di 190 miglia nautiche sopra la Terra. Musgrave ha ammesso che, nonostante avesse avuto una buona visione dell'oggetto, non è riuscito ad identificarlo. Poteva essere qualsiasi cosa, che poteva collegarsi alle caratteristiche delle migliaia di oggetti che orbitano attorno alle navette spaziali (bulloni, detriti, particelle di ghiaccio), ma aveva una caratteristica non riscontrata in altri oggetti comuni: l'UFO apparve dal "nulla".
Secondo Musgrave, l'UFO ha poi volato attraverso le nuvole, procedendo da destra verso sinistra e lasciando sbigottiti gli altri membri dell'equipaggio. L'oggetto sembrava ruotare su stesso, in senso antiorario e sembrava avere dimensioni considerevoli che andavano dai 50 piedi ai 150 piedi di diametro (ossia tra i 15 e i 46 metri circa). La missione STS-80 avvenne il giorno 19 novembre 1996, era composta in totale da cinque membri dell'equipaggio e fu la missione più lunga in assoluto (17 giorni, 15 ore, 53 minuti, 18 secondi.). Una volta sceso a terra, Musgrave fu interrogato a seguito dell'incontro con l'UFO. Secondo il rapporto, lo scienziato rivide la registrazione video dell'incontro tra il Columbia e l'UFO.
L'oggetto discoidale apparve all'improvviso, sembrava fosse controllato in maniera intelligente, cambiò la sua direzione di volo e - cosa più snervande di tutto -, sembrava seguire la traccia del volo del Columbia e del suo equipaggio. Dopo la missione, lo scienziato si ritirò dalla NASA. Non solo era convinto dell'esistenza di vita extraterrestre, ma questa è presente qui sulla Terra. Da allora Musgrave ha cominciato la sua personale missione di divulgazione. In un recente giro di conferenze, ha effettuato una presentazione di astronomia. Alla fine della lezione, ha proiettato sul grande schermo una diapositiva che mostrava una ricostruzione di un famigerato alieno "Grigio" ( presunto extraterrestre che sarebbe coinvolto nei casi di IR4 ). Allo sbigottimento del pubblico in sala, Musgrave ha risposto: "...ragazzi, questi sono veri. Ve lo garantisco".

Nel 1998 la Forza Aerea cinese inseguì due UFO

La Forza Aerea della Cina ha ammesso di aver inseguito due UFO nel 1998, ma alla fine non sono riusciti a stargli dietro. Nonostante ciò, i piloti hanno avuto una buona visione degli oggetti volanti e sono stati in grado di descriverne i dettagli. Questi eventi si sono verificati nel mese di ottobre 1998. A questi incidenti, sorprendentemente, sono stati testimoni un famoso scienziato aeronautico e un generale maggiore, ma questi misteriosi intrusi volanti sono stati monitorati anche dalle torri di controllo aeroportuali e notati da centinaia di persone che lavorano nell'ambito aeronautico.
I piloti dei caccia FT-6 e il personale di terra inizialmente videro come delle luci nel cielo, ma dopo descrissero meglio il fenomeno e parlarono di "sfere di fuoco incandescenti", dalle forme che ricordavano un "cappello di paglia" o un "fungo". Un pilota osservò che uno degli oggetti "era curvo nella parte superiore e piatto in quella inferiore. Sempre nella parte inferiore aveva delle file di luci, con un fascio luminoso che puntava verso il basso. Il tutto con una forma che ricordava un enorme cappello di paglia". I piloti salirono in azione di "scramble" fino a 12.000 piedi, mentre l'UFO salì a 20.000 piedi e scomparve alla loro vista e a quella dei radar aeroportuali. Aspetto curioso, lo stesso episodio avvenne qualche giorno dopo in un altra base della Forza Aerea Cinese.

Cile: "Gli UFO una seria minaccia aerea"

Rodrigo Bravo Garrido, un capitano e pilota del BAVE (acronimo spagnolo che sta ad indicare la sigla Aviation Brigade of the Chilean Army) ha appena pubblicato un nuovo libro dal titolo Ufologia Aeronautica, con il sottotitolo Un nuovo concetto di studi ufologici. Come evidenziato dal titolo, il libro tratta degli incontri tra piloti di aereo con gli UFO, discutendo in dettaglio un totale di 23 casi in cui i fenomeni aerei non identificati (UAP) sono stati riportati da piloti o dal personale del controllo del traffico aereo.
Undici casi si sono verificati in Cile e dodici in altri paesi (Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Colombia, Francia, Iran e USA). Il libro, con coautore il paleontologo Juan Castillo, è uscito in Cile lo scorso 4 novembre.
Il capitano Bravo non è una figura sconosciuta nell'ufologia americana e internazionale. Era uno dei molti funzionari che parlarono al famoso evento, tenutosi al National Press Club (NPC) a Washington DC nel mese di novembre del 2007, organizzato dal regista James Fox e la giornalista Leslie Kean. Bravo, in quella conferenza, delineò un paio di casi tra cui una "quasi collisione" con un aereo di linea Boeing 737 "mentre era nella sua fase conclusiva all'avvicinarsi alla pista di atterraggio presso l'aeroporto di El Tepual a Puerto Montt City" nel 1988, e un avvistamento radar visuale nel 2000. "L'equipaggio di un aereo cileno dell'aviazione dell'Esercito, che era in volo a sud di Santiago", ha dichiarato Bravo, "osservò un lungo oggetto di colore grigio brillante, a forma di sigaro. Volò in parallelo sul lato destro dell'aereo per circa due minuti e poi scomparve ad una velocità molto elevata". Questo oggetto fu rilevato dai radar del Centro di Controllo di Santiago che notificò il verbale dell'incidente all'equipaggio.
Il capitano Bravo è stato anche uno dei diciannove collaboratori che hanno scritto articoli apparsi nel recente libro best-seller di Leslie Kean dal titolo "Generals, Pilots and Government Officials Go On The Record". Bravo è l'unico ancora in servizio attivo. Quello che è interessante è che fu coinvolto con gli UFO come parte di un incarico ufficiale militare. Nel suo saggio presente sul libro di Leslie Kean dal titolo "La Ricerca Aeronautica del fenomeno UFO e il problema con la Scienza" il capitano Bravo scrive: "nel 2000, all'età di ventiquattro anni, mi addestravo per diventare pilota militare. Per la mia tesi, presentata l'anno successivo, mi fu assegnato di perseguire una ricerca sui fenomeni aerei anomali al fine di determinare il loro effetto e impatto sulla sicurezza aerospaziale".
Nella divisione aeronautica dell'Esercito Cileno, BAVE, aveva molti rapporti di piloti militari che descrivevano incidenti durante il volo che coinvolgevano fenomeni aerei che non corrispondevano al traffico aereo normale. Questi incidenti furono posti come una potenziale minaccia alla sicurezza aerea. "Più avanti nel mio saggio", prosegue Bravo, "dopo lo svolgimento delle mie indagini, conclusi con la mia ipotesi che gli UFO sono fisicamente reali e la loro presenza nei nostri cieli è concreta. Tuttavia, le difficoltà sorgono quando cerchiamo di studiare il loro comportamento, a causa della complessità del fenomeno e a causa della nostra incapacità di prevedere gli eventi UFO".
Ora Bravo ha ampliato la sua tesi in un libro completo, dove si possono analizzare in dettaglio 23 casi aeronautici e le loro implicazioni alla sicurezza del volo aereo. Egli critica, anche, sull'insufficienza di norme presente in molti ufologi che tendono ad accomunare tutti gli UFO "indiscriminatamente con la possibilità di vita extraterrestre". Ciò porta ad una "deviazione" della ricerca seria e porta, invece, "alla crescita di nuove ideologie, movimenti, culti e altro che inseriscono i fenomeni aerei anomali ancora più lontani dal loro contesto reale per motivi di lucro". Durante l'uscita del suo libro a Santiago, Bravo ha aggiunto che "la comunità scientifica ha evitato per decenni di occuparsi di questo argomento perchè chi indagava non aveva sufficiente conoscenza nell'interpretare i dati disponibili".
"Sebbene sia vero in molti casi, questa affermazione è un pò ingiusta, poichè, data la riluttanza di scienziati ed istituzioni ufficiali nell'avvicinarsi alla ricerca sugli UFO, gli ufologi stanno semplicemente riempiendo il vuoto, per il meglio o per il peggio", questo è stato il commento fatto dal giornalista ed ufologo Juan Andrés Salfate. "L'oggetto della discussione non ha paternità, il peggio che possa accadere è che si rimanga nel campo militare e scientifico", ha detto Salfate.
Sopra nella foto a sinistra il capitano Rodrigo Bravo e sulla destra l'ex governatore dell'Arizona Fyfe Symington
NUOVA CLASSIFICAZIONE DEGLI INCONTRI AEREI
In un nuovo sforzo per migliorare la qualità della ricerca, il capitano Bravo propone in Ufologia Aeronautica una estesa terminologia per i casi dei piloti, basandosi sulla famosa classificazione degli "Incontri Ravvicinati" del Dottor Hynek. Questi sono:
Incontro aereo di primo tipo, in cui un pilota, l'equipaggio e i passeggeri, così come il personale dell'ATC (Air Traffic Control) vedono solo una luce oppure un oggetto a una distanza relativa dall'aereo, che provoca allarme o disagio per l'equipaggio o al personale della struttura di controllo
Incontro aereo di secondo tipo, in cui oltre agli elementi sopra citati, l'oggetto o gli oggetti vengono rilevati dai radar di terra e da quelli aerei.
Incontro aereo del terzo tipo, in cui oltre alla presenza lontana o vicina dell'oggetto, si verifica una interferenza agli strumenti (aerei) di bordo, che costituisce un pericolo per il normale funzionamento del volo di un aereo.
Incontro aereo del quarto tipo è quello in cui, a seguito di tutti gli eventi sopra citati, un aereo è tenuto ad effettuare una manovra evasiva per evitare una collisione con l'oggetto osservato.
Incontro aereo del quinto tipo è quello in cui, a seguito di tutti gli eventi citati in precedenza, un aereo da caccia militare è obbligato ad avere un ingaggio con l'oggetto in questione.
IL CASO DI "NEAR COLLISION" DI PUERTO MONTT
Uno dei casi Cileni discussi nel libro del capitano Bravo è quello di una quasi collisione (near collision) tra un aereo di linea ed un UFO nel 1988 nei pressi dell'aeroporto di El Tepual a Puerto Montt, città nel sud del Cile. Secondo la nuova classificazione di Bravo si tratta di un AE-IV (dove AE sta per Aerial Encounter). In realtà il caso è stato rivelato molti anni fa in Informacion Aeronautica, la rivista ufficiale del Chile’s General Administration of Civil Aeronautics (DGAC, l'equivalente della FAA statunitense). Il rapporto e la trascrizione delle comunicazioni radio tra il pilota e la torre di controllo fu scritto dal controllore del traffico aereo Gustavo Rodríguez Navarro, che in seguito divenne segretario del CEFAA, comitato governativo cileno per lo studio dei fenomeni aerei anomali, che è sotto la supervisione del DGAC. L'incidente in questione si verificò il 1° giugno 1988 e coinvolse un Boeing 737, volo 045 (La045) della compagnia Chilean Air Lines (LAN) che si avvicinava all'aeroporto di El Tepual. Ecco sotto un estratto della comunicazione verbale radio ottenuta intorno alla mezzanotte tra La045 e ACC (Area Control Center):
La045: Puerto Montt Center, potete dirmi se avete un pò di traffico di fronte a voi?
ACC: Confermare che cosa?
La045: Proprio di fronte...ho un aereo proprio di fronte!
ACC: No, negativo.
La045: Senti, ho un aereo, ho una luce qui davanti, proprio sulla nostra traiettoria di volo.
Il controllore guardò fuori dalla finestra e vide infatti una "luce bianca in arrivo sull'aeroporto proveniente da nord". Seguì il percorso della luce per circa 5 minuti e ad un certo punto fu in grado di vedere l'oggetto da più vicino. "Questo oggetto arrivò a circa 1500 metri dalla mia posizione, sempre da nord e quando fu vicino lo vidi bene...osservai alcuni lampi di luce provenienti dalla parte inferiore, che illuminarono la parte inferiore o la base dell'oggetto. Ebbi l'impressione che la parte più bassa fosse piatta e con un aspetto metallico. Ipotizzai che fosse circolare e con un diametro di circa 60 metri". Nel frattempo, la comunicazione tra La045 e ACC stava diventando frenetica. Il pilota menzionò quattro volte la parola "ho avuto una quasi collisione" e il supervisore al controllo presso la Torre vide anche lui l'oggetto con un binocolo. Ecco un altro stralcio della trascrizione:
La045: Hai ancora il traffico in vista, o no?
ACC: Lo sto perdendo e secondo le...il radar non rileva traffico.
La045: Per il momento, io non...inoltre...non lo vediamo, ma era su una rotta di collisione con noi.
ACC: Lo vedo di nuovo.
La045: Ecco, lo vedo ancora, a destra, a destra, lo vedo!
Il volo La045 atterrò a Puerto Montt, senza ulteriori danni, il linguaggio del pilota sul nastro era disinibito, eccitato e con slang cileno, come quello di qualcuno che ha appena vissuto una intensa esperienza. Il fatto che l'UFO era simultaneamente osservato dall'equipaggio e da terra lascia pochi dubbi sul fatto che si trattasse di un oggetto reale.
Stiamo aspettando con impazienza di leggere gli altri casi che hanno coinvolto i piloti  e che sono discussi nel libro del capitano Bravo e si spera che questo nuovo utile sforzo scuota un pò le cose nel settore dell'aviazione e del mondo scientifico e porti ad ulteriori ricerche in questo importante settore.
La dichiarazione del capitano Rodrigo Bravo tenuta al National Press Club nel 2007 è scaricabile http://www.freedomofinfo.org/national_press_07/bravo_statement.pdf

http://www.openminds.tv/chilean-army-officer-ufo-book/

Documenti: "scramble" UFO su Cape Canaveral

Quello che vi propongo è uno dei tanti documenti declassificati negli anni sugli UFO. Il dispaccio risale al  5 maggio dell'anno 1961 (il caso invece avvenne un mese prima), proveniva dall'ATIC (Air Technical Intelligence Center) WPAFB (Wright - Patterson Air Force Base) e portava la firma (per accettazione) del Maggiore USAF Robert J. Friend e del Colonnello Philip G. Evans (delegato per i Componenti e la Scienza).
Il documento, reso noto tramite il FOIA (Freedom Of Informaction Act) americano, è uno dei tanti cartacei che fa parte dell'archivio del sottoscritto e del CUI (Centro Ufologico Ionico), che periodicamente verranno resi noti.
Il messaggio scritto sul documento si suddivide in due parti.
La prima parte afferma che "recentemente ci sono stati parecchi avvistamenti radar di oggetti volanti non identificati a Cape Canaveral durante la preparazione e il lancio di esperimenti missilistici. Il giorno 19 aprile 1961 (anche se la seconda cifra del giorno sul documento è quasi illeggibile), alle ore 22:00 circa (ora locale), 60 secondi prima del lancio del missile Polaris test numero 1352, un oggetto volante fu osservato sia sul radar FPS-8 a Cape Canaveral che sul radar FPS-20 del sito Patrick AC&W.
Una intercettazione fu tentata da un ADC F-102 (Vedi foto in apertura articolo) e il caccia intercettore agganciò il bersaglio sconosciuto per due minuti.
L'oggetto sconosciuto fece poi una manovra evasiva e scomparve preventivamente e definitivamente nel pieno dell'intercettazione".
La parte seconda del messaggio dichiara invece che "la possibilità che la Marina abbia condotto delle operazione nell'area, forse anche con possibili associazioni coordinate con le sperimentazioni, vale la pena considerarla".
Si richiede, alla fine del documento, accumulo di aggiuntive informazioni da trasmettere all'ATIC, dati che riguardano il coordinamento esistente tra Marina USA (Navy) e Aeronautica militare americana (Air Force), al di là degli avvisi normali, per il test a Cape Canaveral".
Fin qui l'importante documento, una delle migliaia di pagine, che attesta in maniera incontrovertibile e inequivocabile l'esistenza di oggetti volanti di ignota provenienza e natura, tecnologici e "intelligenti" (manovre evasive in caso di "scramble", intercettazione), sopra basi militari e missilistiche. E non sarà mica l'ultimo.
Articolo scritto da Antonio De Comite
Sotto le due pagine dei documenti declassificati dal FOIA

Anche in Europa un'Area 51?

La luce affondò nella foresta vicino a Farnborough, Hampshire, UK, mentre Hilary Porter e la sua famiglia tornavano a casa. "Nel mese di luglio del 1977, mentre viaggiavamo in un'area boschiva militare, ancora aperta al pubblico in quel periodo, fummo certi che qualcosa si fosse schiantato al limite del bosco", ha riferito Porter. Mentre si avvicinarono alla zona dove la luce era atterrata, i militari erano già lì.
"Vedemmo molti autobus dell'Esercito con i vetri oscurati, accompagnati da numerosi soldati in assetto da combattimento con fucili, tutti sparsi fuori sul terreno", ha riferito. "Non avemmo altra scelta che uscire da lì e tornare indietro".
Dopo un breve tragitto in auto si resero conto che il loro incontro non era terminato.
"Dopo aver percorso la strada per circa mezzo miglio, improvvisamente vedemmo due esseri umanoidi molto esili di circa 6 piedi d'altezza (nota redazione CUI un piede equivale a 0,304801 m), vestiti di bianco, tutti con casco in testa, che guardavano i soldati", riferisce Porter. "Improvvisamente gli esseri corsero giù in una radura e poi si smaterializzarono davanti a me e al mio ex marito".
Hilary si rivolse quindi a suo marito.
"Vieni fuori, qui è l'Inferno", gridò.
Mentre tornavano a casa, scossi, discussero su che cosa avevano visto e furono sicuri di essere stati testimoni dell'avvistamento di extraterrestri e del recupero di un UFO precipitato.
"La grande bruciatura rotonda sul terreno fu il regalo di cosa stesse succedendo", ha riferito, "questa zona è quella che ha avuto il più alto tasso di avvistamenti di UFO".
Nel 1977, a Farnborough c'era la sede della Royal Aircraft Establishment e Hilary è convinta che è anche il luogo dove l'Esercito prese il velivolo, che lei e suo marito videro abbattuto nel bosco.
Hilary pensa anche che qualcosa abbia seguito loro in casa.
"Nel giro di poche settimane, io e la mia famiglia soffrimmo molto di attività di poltergeist", ha detto Hilary.
Attività come secchi pieni di sassi riversati dai loro tetti a tarda notte, apparecchi che si accendevano e spegnevano, esplosioni di tazze e il rumore di zolle di sporcizia gettate contro le finestre.
"Eppure il giorno dopo non c'era nulla sul terreno", ha detto.
Poi videro la luce.
"All'inizio di settembre, un velivolo grigio-blu emettente fumo aleggiava nel cielo", dice Hilary. "Dalla mia casa, che si trova su una collina che domina questa zona, ho potuto vedere cosa stava succedendo in modo chiaro con l'aiuto del mio telescopio".
Dopo aver osservato il velivolo per 45 minuti, chiese al marito di guardare attraverso il telescopio.
"Improvvisamente l'oggetto cambiò colore in rosso sangue e le sue dimensioni divennero il doppio, poi improvvisamente si avviò nei pressi di una palude che fa ancora parte del campo di aviazione di Farnoborough. Mio marito prese il cannocchiale e si precipitò verso il campo di volo. Due ore dopo il velivolo era ancora lì, mentre guardava con il telescopio", ha detto Hilary.
Il marito tornò dopo quelle due ore.
"Il velivolo aveva almeno 20 metri di lunghezza, di colore rosso incandescente ed era auto-illuminato", riferisce Hilary. "E' stato sia a terra o in volo stazionario su di essa e ci sembrò che nel campo non ci fosse nessuna attività. Nessuno entrò o uscì dalla zona dell'atterraggio".
Hilary è convinta che l'oggetto che ha visto precipitare nel bosco era custodito nel campo d'aviazione, sede del British government’s Air Accidents Investigation Branch, e il velivolo rosso incandescente era alla ricerca di ciò.
"Questo posto è l'equivalente, a suo modo, della Wright-Patterson Air Force Base e, forse, una possibile Area 51 europea", ha detto. "Tutti i velivoli abbattuti, che siano aerei o UFO, vengono portati in questo posto per il ri-assemblaggio, in quanto questo è il sito britannico di recupero incidenti".