L’otto novembre, circa venti minuti dopo la mezzanotte, l’asteroide 2005 YU55 sfiorerà la Terra passando ad una distanza di soli 324.600 km, all’interno dell’orbita descritta dalla Luna (clicca per animazione Nasa).
2005 YU55 è un asteroide scoperto nel 2005 e classificato come potenzialmente pericoloso, con dimensioni del diametro pari a 400 m; l‘orbita dell’asteroide lo porta regolarmente a sfiorare la Terra, oltre che a Marte e Venere, ma l’incontro di quest’anno è il più ravvicinato degli ultimi 200 anni.
Nel febbraio 2010 il pericolo d’impatto è stato valutato pari a 1 mediante il metodo di classificazione della Scala Torino; ciò significa che sono previsti passaggi in prossimità della Terra con trascurabili rischi di impatto.
Pertanto nessun pericolo concreto per il nostro pianeta, almeno per ora!
Il passaggio sarà monitorato a partire dal 4 novembre attraverso le antenne del Deep Space Network dell’agenzia di Goldstone, in California, e con il radiotelescopio di Arecibo in Puerto Rico: l’obiettivo della Nasa è quello di ottenere immagini dell’asteroide con una risoluzione di almeno 2 metri per pixel al fine di rilevare le caratteristiche della superficie dell’asteroide, forma, dimensioni e altre proprietà fisiche.
Con un po’ di fortuna e tanta esperienza sarà possibile osservare l’asteroide, che avrà una magnitudine di +11, anche con un telescopio amatoriale con almeno 15 cm di diametro, anche se non è da trascurare il disturbo luminoso dovuto alla presenza della Luna.
Per ulteriori informazioni: NASA Asteroid Q&A.
2005 YU55 è un asteroide scoperto nel 2005 e classificato come potenzialmente pericoloso, con dimensioni del diametro pari a 400 m; l‘orbita dell’asteroide lo porta regolarmente a sfiorare la Terra, oltre che a Marte e Venere, ma l’incontro di quest’anno è il più ravvicinato degli ultimi 200 anni.
Nel febbraio 2010 il pericolo d’impatto è stato valutato pari a 1 mediante il metodo di classificazione della Scala Torino; ciò significa che sono previsti passaggi in prossimità della Terra con trascurabili rischi di impatto.
Pertanto nessun pericolo concreto per il nostro pianeta, almeno per ora!
Il passaggio sarà monitorato a partire dal 4 novembre attraverso le antenne del Deep Space Network dell’agenzia di Goldstone, in California, e con il radiotelescopio di Arecibo in Puerto Rico: l’obiettivo della Nasa è quello di ottenere immagini dell’asteroide con una risoluzione di almeno 2 metri per pixel al fine di rilevare le caratteristiche della superficie dell’asteroide, forma, dimensioni e altre proprietà fisiche.
Con un po’ di fortuna e tanta esperienza sarà possibile osservare l’asteroide, che avrà una magnitudine di +11, anche con un telescopio amatoriale con almeno 15 cm di diametro, anche se non è da trascurare il disturbo luminoso dovuto alla presenza della Luna.
Per ulteriori informazioni: NASA Asteroid Q&A.
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