domenica 1 luglio 2012

Aereo finisce in avaria contro UFO

A mezzogiorno del 10 luglio 1954, il radar della base aerea di Griffiss, nella regione a nord dello Stato di New York, captava un eco di ritorno riflessa da un apparecchio che si avvicinava alla base o ai suoi dintorni. Eco riflesso che non ci sarebbe dovuto essere: il controllo subito eseguito confermò che non c’era ombra di aerei in volo sulla zona. Mentre il controllo da terra faceva decollare un aereo intercettore per lanciarlo contro l’oggetto volante, il radarista dell’apparecchi, un F-94 Starfire, teneva d’occhio l’eco di ritorno visibile sul proprio schermo dal suo posto dietro il pilota. A due minuti dal decollo, il pilota era già stato in grado di scorgere l’oggetto volante con i propri occhi: si trattava di uno sfavillante oggetto dalla forma di un disco che volava alla quota di un migliaio di metri. Cabrata a tutto gas, ed il pilota si avventò come una saetta verso l’oggetto sconosciuto. Non accadde altro, fino a che il radarista non accese la radio per chiamare lo sconosciuto e intimargli di farsi riconoscere. La distanza scemava rapidamente. L’oggetto si distingueva perfettamente. Era immobile. All’improvviso, senza la minima apparente ragione, il motore a reazione del caccia si spense. E nello stesso istante la cabina di pilotaggio diventò un forno surriscaldato. Il pilota accertò subito che non c’era un principio di incendio a bordo: avrebbe poi raccontato ai colleghi che sarebbe stato come sentirsi alitare in faccia la fiamma di un saldatore autogeno. Pensò di allertare la base, ma si accorse di non averne più il tempo; ne aveva appena per urlare al radarista di buttarsi col paracadute. Un istante dopo, l’aereo in difficoltà sobbalzava, alleggerito dal peso del radarista che si era lanciato. Ormai quasi accecato e soffocato, il pilota si lanciò a sua volta e precipitando nel vuoto vide l’UFO ancora per una brevissima frazione di secondo: era enorme, circolare … Poi, il volo fino a terra. I due aviatori toccarono terra senza un graffio nei pressi di Walesville, nello Stato di New York. L’aereo che avevano dovuto abbandonare precipitò a vite: schiacciò un automobile e danneggiò due appartamenti. Il bilancio di quell’incidente fu gravissimo, quattro morti: due adulti, un bambino ed una giovane. Prima che i militari li potessero costringere al silenzio, i due aviatori si confidarono con quelli che erano corsi in loro aiuto.
Solo nel 1980 gli ufologi Lawrence Fawcet e Barry Greenwood riuscirono, grazie alla legge sulla libertà d’informazione, ad ottenere il documento declassificato dell’Air Force.

P.s.: la scatola nera è sparita, le registrazione dei dialoghi con la torre di controllo pure.

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